Recentemente è uscito un libro molto interessante scritto da una scrittrice statunitense, Katy Keiffer. Il libro s’ intitola Basta carne e tra le sue pagine si sostiene come mangiare carne in maniera ecosostenibile non sia ormai più possibile nel nostro pianeta.
Quello che afferma la scrittrice è che orma gli allevamenti sono troppo intensivi e non si pensa più minimamente al benessere o alla salute dell’ animale.
Bisogna però fare delle importanti riflessioni a riguardo. Infatti la scrittrice si riferisce maggiormente al modello statunitense, luogo in cui le stessa vive. D’altro canto bisogna anche tenere conto del fatto che la potenza degli Stati Uniti si sta sempre più diffondendo in quanto i grandi marchi food industry stanno comprando sempre più allevamenti in tutto il mondo.
I giornalisti italiani però ci tengono molto a far chiara la situazione italiana. Infatti nel suolo italiano gli allevamenti sono improntati in maniera molto diversa rispetto quelli americani. Infatti gli allevamenti italiani in cui si punta molto di più alla qualità che alla quantità. E la qualità la si ottiene solo con un’ estrema attenzione agli animali.
Un esempio può essere la Coop che ha cambiato radicalmente i sui allevamenti riducendo drasticamente l’ utilizzo di antibiotici, selezionando molto accuratamente gli allevatori e dando uno grande sguardo al benessere dell’ animale.
La teoria di base è che pià l’ animale vive bene e sereno più vive in salute e quindi meno cure e medicine avrà bisogno con una qualità finale estremamente maggiore. Inoltre in Italia vi è ancora molto la tradizione degli allevamenti a conduzione famigliare, quindi allevamenti non troppo vasti ma molto più curati.