Negli ultimi anni la consapevolezza dell’importanza di quello che mangiamo è cresciuta tantissimo portando cosi ad un’attenzione maggiore verso la provenienza degli alimenti e molti altri aspetti.
Bisogna dire però che da sempre è ben noto di come il cibo industriale sia meno sano rispetto al cibo preparato in casa e naturale.
Il cibo industriale ha sostanzialmente delle differenze che lo portano ad una conservazione più lunga ma anche ad una perdita di alcune sostanze.
Ma siamo sicuri di sapere al 100% le motivazioni per cui il cibo industriale è meno sano rispetto al cibo naturale? Forse no ed è importante conoscere tutte le vere differenze per aver un quadro più completo circa questo argomento. Prima di tutto dobbiamo dire che s’intende per cibo industriale tutto quel cibo che ha subito una lavorazione industriale per poi essere confezionato e per avere una lunga vita rispetto al cibo naturale vero e proprio.
- Omega 3. I cibi industriali contengono meno omega 3 rispetto al cibo naturale.
- Omega 6. In questo caso invece la quantità è maggiore in quanto i cibi industriali contengono più olio causando cosi un’infiammazione delle cellule.
- Micronutrienti. A causa delle varie lavorazioni gli alimenti industriali perdono parte dei loro micronutrienti.
- Fibre. Il cibo confezionato e precotto ha una perdita sostanziale di fibre.
- Amminoacidi. Si trovano per lo più nelle proteine e servono per il lavoro dei muscoli del corpo. Nei cibi confezionati già pronti ad esempio però sono presenti in forma maggiore causando un deposito nel fegato che li trasforma in grasso.
- Emulsionanti. Si trovano nelle salse, nei gelati e creme per far si che la parte liquida e la parte solida restino ben amalgamati tra di loro anche nel tempo.
- Nitrati. Danno il colore rosso acceso agli insaccati ma non sono molto positivi per il nostro corpo.
- Sale. Il sale nel cibo industriale è presente in forma maggiore e non è sempre un bene per il nostro organismo.