Andare al lavoro in bici è da sempre considerata una pratica estremamente salutare oltre che antistress ma, dall’emergenza coronavirus, tale abitudine è diventata decisamente più diffusa.
Merito, per così dire, della panedemia che ha ridisegnato completamente le disposizioni per quanto riguarda i mezzi pubblici e la quotidianità.
Ecco che andare in bici, oltre che più salutare, diventa anche più sicuro e più comodo: non si rischiano contagi, dato che si pedala in solitudine, si può fare a meno della mascherina e non bisogna attendere all’infinito un mezzo pubblico.
Con i posti limitati e tante persone in attesa, del resto, la timeline delle nostre giornate non può che allungarsi per chi sceglie bus e tram.
Ecco che torna di moda la vecchia e super salutare bicicletta.
Andare al lavoro in bici: i benefici extra coronavirus
Sono due mesi che, gran parte della popolazione italiana e internazionale, vive praticamente tra sedia e divano.
I muscoli si stanno atrofizzando e ci sentiamo sempre più stanchi anche per portare la spesa percorrendo appena un paio di rampe di scale.
La bicicletta è il modo ideale per rimettersi in forze.
Pedalare 15, 10 o anche solo 5 minuti per andare e per tornare dal lavoro, (che in totale fanno 20 per chi ha anche la pausa pranzo) possono migliorare il sonno, combattere i dolori si schiena e riattivare la circolazione.
Più allenamento, quindi, ma anche tanti altri benefici per la salute.
Meno attese per trovare parcheggio, meno attese per prendere i mezzi pubblici: ecco che la due ruote diventa un favoloso antistress.
Arrivi al lavoro o dove devi andare, inserisci la catena e inizi a lavorare: that’s easy ed anche più
economico dato che non dovrai pagare ticket né abbonamenti di sorta.
La bicicletta, oltre ad essere un antistress e una pratica estremamente salutare, è decisamente più economica.
Non devi pagare il parcheggi e neppure la benzina dato che, la benzina, sono le tue gambe e, in tempi normali, pagheresti un abbonamento in palestra per tenerle allenate.
Anche se non dovessi averne una, una bicicletta di qualità accettabile può costare appena 100 euro nei grandi magazzini. E ai tempi del coronavirus, con la crisi che ne è derivata, risparmiare qualche soldino non è poi così male.
Come se i succitati benefici non fossero sufficienti eccone un quarto: la mobilità sostenibile limita i livelli di smog nell’aria.
Il cambiamento di una persona non fa differenza ma se tutti decidessero all’improvviso di cambiare abitudini, cose che sta avvenendo per cause di forza maggiori, allora si che i livelli di smog si ridurrebbero drasticamente.
La bici è l’unico mezzo veramente ecologico: non ha bisogno di alcun tipo di energia per essere alimentato se non la forza delle proprie gambe.
In ultimi in ordine di elencazione ma non certo per importanza troviamo la tonificazione.
Sì perché pedalare tonifica senza ingrossare, glutei, polpacci e muscoli lombari.
Per una donna, insomma, spostarsi in bici senza fare un tipo di allenamento intensivo è il non plus ultra per mantenersi in forma.
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