Il gelato fa ingrassare? Tutti vorrebbero la risposta fosse un no secco anche se, a dire il vero, non è proprio così.
La gamma dei gelati, infatti, è sterminata.
Inutile dire che quelli industriali non possano essere considerati salutari e genuini ma, per quanto riguarda i prodotti artigianali, bisogna fare dei distinguo.
I gusti alla frutta, per esempio, contengono molti zuccheri ma pochi grassi.
Il perché è presto detto: agli zuccheri naturali della frutta, si aggiungono quelli inseriti nella miscela per dare morbidezza e spumosità all’impasto.
Quindi possiamo dire che il gelato alla frutta non fa ingrassare ma che andrebbe consumato nelle prime ore della giornata quando gli zuccheri vengono bruciati per esempio da una nuotata, una lunga passeggiata o un’escursione in bici.
Quindi via libera a gusti come mango, papaya, fragole, ecc.
Anzi, più la frutta di stagione, meglio è perché si aggiungono vitamine e proprietà nutritive interessanti dato che il gelato non prevede cottura della frutta, come per esempio la marmellata, e lascia inalterate le proprietà degli alimenti.
Tutt’altro discorso per quanto riguarda le creme: cioccolato, panna, crema, nocciola: purtroppo è inutile negare che le calorie sono tantissime.
Il perché è presto detto: sono calorici tutti e tre gli elementi principali: panna, latte intero e zucchero.
Se a questa miscela si sommano poi cioccolata, frutta secca e panna montata il pasticcio è servito.
Si posizionano a metà strada i sorbetti che contengono limone, un po’ di zucchero e il bianco dell’uomo che, in fondo, è la parte più nutriente e meno calorica.
Bene, quindi, ma non benissimo perché poi quell’albume va montato con considerevoli quantità di zucchero.
E’ il gelato il sogno proibito di nove italiani su dieci dopo il lockdown con il boom dei consumi favorito dal grande caldo e dalla voglia di passeggiare all’aria aperta che “salva” le 39.000 gelaterie che danno lavoro a circa 150mila persone con un fatturato annuale di 2,8 miliardi di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’Italia detiene la leadership mondiale nella produzione di gelato artigianale sia nel numero di punti vendita che per fatturato. Solo nella Capitale e nel litorale romano sono stati consumati circa 240mila chili in coni e coppette nell’ultimo weekend ma il successo è diffuso lungo la Penisola, sia nelle città che nelle località di mare.
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