Trentino – Il Fatto24ore

La dislessia è un disturbo di cui non si parla molto e di cui molte persone non hanno grande conoscenza. Eppure è un disturbo che statisticamente tocca quasi ogni classe d’ Italia.

Eppure la dislessia da dei sintomi più che evidenti. Come ad esempio la difficoltà nel leggere, nello scrivere e nel concentrarsi.

Molte volte però si pensa che il bimbo si impegni poco, che gli serva più tempo, che sia iperattivo e molto altro. L’ argomento dislessia viene pensato molto dopo.

In realtà una volta capito che il disturbo è proprio la dislessia tutto diventa più semplice e meno frustrante perchè con il giusto aiuto il bambino può imparare ed affrontare più serenamente la scuola.

La scienza ha fatto numerosi studi per capire come un bambino arrivi ad essere dislessico e come il cervello funzioni in questi casi.

C’ è sicuramente una componente genetica importante alle spalle anche se non esiste un vero e proprio gene della dislessia.

Negli studi poi si è capito che il cervello di una persona dislessica funziona in maniera differente. Questo però non significhi che non sia dotato di intelligenza, ha solo appunto un funzionamento diverso.

Ad esempio c’ è un grado minore di attivazioni in determinate aree del cervello. Ecco che questo porta ai grandi problemi di lettura dei dislessici.

Ovviamente prima viene diagnosticata meglio è in quanto il bambino subisce meno frustrazione nel vedere che non ottiene gli stessi risultati degli altri bambini. Poi con esercizi specifici tutto si risolverà. Certo sarà un disturbo che avranno per tutta la vita ma una volta che avranno capito ed intrapreso il loro cammino con i mezzi necessari ed adatti tutto sarà più facile.