Sette monaci buddisti diventano maratoneti

Circa tre anni fa ci fu un potente terremoto nella zona dell’ Himalaya nepalese. Quel terremoto purtroppo fece molti danni e distrusse un intero villaggio buddista.

Per ricostruire un villaggio servono molti soldi, soldi che purtroppo non ci sono. Ecco quindi che sette monaci buddisti hanno pensato bene di cominciare a correre per provare a ricostruire il loro villaggio.

Infatti il loro obiettivo è quello di riuscire a vincere qualche gara cosi da racimolare un po’ di soldi e poter cosi finalmente ridare vita al loro villaggio buddista. Il villaggio si chiama Sindhukot e a causa del terremoto è stato praticamente tagliato fuori dal mondo. La prima scuola dista a più di due ore di strada, a ben 80 km. Qualcosa deve cambiare.

Insomma la loro è una missione benefica.

Sono sette buddisti che ogni mattina si alzano all’ alba e pregano, poi nel pomeriggio corrono per 40 km e si allenano nella speranza di raggiungere il loro obiettivo. Sono tutti molto giovani, intorni ai vent’ anni e hanno una grande determinazione.

Hanno già partecipato ad una corsa ma il più promettente di tutti, Bahadur, è arrivato decimo e quindi non è riuscito a vincere nessuna somma di denaro.

Dalla loro parte hanno una grande forza ,determinazione e anche un certo talento ma non hanno i mezzi adatti. Non hanno ancora le conoscenze tecniche giuste. Non hanno ancora sufficiente esperienza per gestire gare importanti e soprattutto non hanno nemmeno scarpe adatte e una dieta giusta per un maratoneta.

Ma chissà. Noi speriamo che riescano nel loro intento che molto più che reale e giusto.

 

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