Il weekend appena trascorso ha lasciato non pochi danni e non pochi malcontenti.
Infatti, la forte perturbazione di temporali e grandine che ha colpito l’Emilia Romagna ha lasciato davvero i suoi segni.
L’assessore dell’Emilia Romagna ha già affermato e fatto sapere che chiederà lo stato di calamità naturale a causa dei grandi danni che la grandine ha portato ai diversi raccolti.
Tanti gli agricoltori e le aziende agricole che si sono visti i loro raccolti distrutti e gravemente danneggiati dai grandi chicchi di grandine caduti dal cielo.
Grandine grossa fino a 8 cm e che hanno fatto il giro anche del web e social media con foto e video che testimoniano il fenomeno naturale avvenuto.
Molte coltivazioni che erano proprio in procinto di essere raccolti, altri invece in piena maturazione, completamente distrutti.
Ed ora chi ripagherà gli agricoltori del duro lavoro e dei grandi investimenti fatti?
Ecco quindi che l’unica strada è quella di far partire la calamità naturale, perché d’altronde di questo si tratta.
Il cambiamento climatico sta portando sempre di più alla presenza di determinati avvenimenti, e purtroppo dobbiamo anche farci l’abitudine.
La raccolta più a rischio e danneggiata quest’anno sembra essere quella delle ciliegie, che dovrebbe essere nel pieno del suo essere ma che, invece, è davvero fortemente rallentata.
Sono ancora in corso le diverse valutazioni per capire l’entità dei danni e per poter fare un rapporto dettagliato per richiedere fondi ed opere per aiutare i contadini che hanno avuto grandi danni da tutto ciò.
Non ci resta che aspettare ancora qualche giorno.