E’ già un po’ di tempo che è partito l’appalto dei buoni pasto per i dipendenti provinciali.
Un appalto costato ben 50 milioni di euro e che ha tutte le carte in regole per naufragare in un vero e proprio bluff.
Infatti, diversi esercenti, baristi e proprietari di ristoranti hanno affermato con chiarezza e totale fermezza che non fermeranno nessun tipo di accordo in quanto non sono stati messi al corrente di nulla e loro non sono in volontà di accettare nessun buono pasto.
La ditta che aveva vinto l’appalto ha dato forfait rinunciando alla sua vittoria, e visto l’aria di mareggiata che gira attorno a questa storia non è da darle torto.
La seconda quindi passa in cima ma voci di corridoio affermano che anche quest’ultima non è più cosi convinta di voler accettare.
Se tutti i diversi offerenti si tireranno indietro alla Provincia non resta convenzionarsi con Consip spa ovvero valutare anche la reinternalizzazione del servizio.
Il tutto, a dire il vero, era già stato pronosticato il giorno 20 febbraio durante una riunione fatto appositamente per questo tipo di appalto, ma poi il bando è partito lo stesso non tenendo conto di tutti i contro del caso.
Ecco che la proposta e la soluzione ora sarebbe quella di rifare il bando con un capitolato tecnico diverso, non al massimo ribasso e commissioni a zero per i ristoratori.
In questo modo la situazione sarebbe molto diversa e forse non ci sarebbe più cosi tanto astio verso questa vicenda.
Il tutto va ormai avanti da settimane ed i costi cominciano ad essere poco sostenibili. Aspettiamo nuove notizie a riguardo.
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