L’anno 2019 sta per finire e non possiamo non cominciare a fare già qualche bilancio annuale. D’altronde sono proprio i bilanci a farci capire se i diversi obiettivi prefissati sono stati raggiunti o se c’è ancora qualcosa da cambiare e migliorare.
Il bilancio di oggi vuole essere riferito ad un settore molto importante, ovvero quello del lavoro.
Dopo anni in cui si è parlato tanto di crisi nera e di disoccupazione, ecco che un piccolo spiraglio di luce si comincia a vedere in fondo al tunnel. Anche se la strada da fare è ancora tanta.
I dati statistici fanno notare una crescita lenta ma graduale già a partire dall’anno 2016.
Le persone che hanno un lavoro sono sempre di più, e le persone a casa senza un’occupazione cominciano a diminuire di conseguenza.
Ci sono altri dati però da valutare.
Infatti, per quanto vi sia una netta crescita dei posti di lavoro, bisogna ammettere che gli stipendi sono ancora molto bassi rispetto alla media italiana.
Il Trentino non è alle spalle delle sole regioni giù ben note per essere tendenzialmente più ricche in questo senso come la Lombardia od il Piemonte, ma è piuttosto in giù nella classifica generale.
Un altro dato importante, poi, è dato dal fatto che il posto fisso sta diventando quasi un’utopia per i giovani.
I posti di lavoro fissi sembrano essere per la maggior parte per gli over 45, mentre nei giovani ben il 40% ha ancora un lavoro precario con contratti a breve termine.
Un allarme sempre più comune in Italia e su cui bisogna sicuramente lavorare.