Ed ecco che siamo arrivato all’ultimo giorno di questo 2019.
Un anno in cui è successo davvero tanto ed in cui i segnali positivi ci sono stati in diversi settori.
Purtroppo, però, si sa che esistono anche i bilanci non sempre rosei ed è proprio quello che vi stiamo per annunciare.
Per quanto vi sia una netta ripresa nel mondo del commercio e nel mondo del lavoro in generale, bisogna ammettere che questo 2019 chiude con il fiato abbastanza sospeso.
Sono ben 1200 i lavoratori trentini che a fine anno si trovano in cassa integrazione o con situazioni lavorative piuttosto precarie.
1200 persone che sicuramente festeggeranno l’arrivo del 2020 ma con un po’ di pesantezza nel cuore per il fatto di non sapere come potrà andare la loro situazione lavorativa da lì a breve.
Molte le situazione critiche dovute anche a scelte politiche del tutto al centro di molte polemiche.
Come ad esempio i 200 lavoratori licenziati di punto in bianco dopo la scelta di ridurre il numero di stanziamenti provinciali nel settore dell’accoglienza.
Duecento persone che hanno vissuto il natale sicuramente in modo poco sereno e molto diverso da quello che credevano.
Preoccupante anche la situazione di Unicredit che ha annunciato che a breve potrà essere necessaria un cambiamento strutturale e qualche decisione da prendere in merito visto i tanti prepensionamenti ed il numero di addetti che sembra essere in esubero.
Insomma, una situazione che in molti settori non sembra essere delle più rosee ma che si spera si possa evolvere al meglio.
D’altronde l’inizio di un nuovo anno è anche questo, il sperare che tutto si risolva.