Lo scorso 22 luglio purtroppo è avvenuto un attacco da parte di un orso verso un pensionato nei laghi di Lamar in Trentino. Questo episodio ha lanciato nuovamente l’ allarme orsi e la questione ha creato nuovamente un divario tra chi chiede di abbattere gli orsi troppo pericolosi e di delimitare gli altri e chi invece è per la libertà dell’ animale.
Innanzitutto bisogna chiarire il fatto che l’ orso attacca solamente se si sente attaccato. Ad esempio nel caso del 22 luglio la presenza del cane può aver notevolmente aumentato il nervosismo nell’ orso e ora sono in corso accertamenti se si trattasse di un’ orsa con cuccioli. Il che spiegherebbe molte cose.
L’ orso comunque non aveva nessuna intenzione di uccidere per cibarsi, si è solo difeso da un qualcosa che lui riteneva una minaccia.
Detto questo bisogna esaminare la situazione del Trentino. Infatti nel territorio di questa regione si contano circa 50 orsi, numero ovviamente che si modifica ad ogni cucciolata ed ad ogni morte di un orso.
Quindi gli orsi nel Trentino non sono assolutamente troppi, anzi guardando il territorio sono molto pochi. Questi orsi vengono dalla Slovenia e sono stati introdotti qualche anno fa per la salvaguardia della specie ed anche per un arricchimento della zona trentina. Il Trentino è molto attento sulla questione orsi tanto che aggiorna continuamente le varie mappe sulla loro presenza in modo che gli uomini sappiano bene com’ è la situazione nei boschi. Inoltre quando si è in presenza di qualche esemplare troppo aggressivo si procede alla cattura per poi metterlo in cattività. Quindi le misure di sicurezza ci sono. Purtroppo però l’ orso è un animale che vive d’ istinto e quindi reagisce alle situazioni esterne come se fossero delle minacce. Ed è del tutto normale.
La situazione è ancora molto discussa e si rimane in attesa dei risultati delle indagini dell’ ultimo attacco.