La donazione di organi è uno dei gesti che può davvero cambiare il mondo in meglio.
Infatti sono sempre di più le persone che possono ritornare a vivere grazie alla donazione di un organo da parte di una persona deceduta e compatibile oppure per quanto riguarda anche ad esempio organi come reni e fegato con un donatore vivo e vegeto e compatibile.
La donazione di organi però non è sempre semplice, infatti molto spesso il tempo che intercorre tra l’ esportazione dell’ organo e il successivo trapianto è davvero molto breve con il rischio di perdere notevoli possibilità.
Insomma la scienza e la medicina sono totalmente d’ accordo sul fatto di come sia importante trovare nuove tecnologie e metodi per conservare i vari organi in modo di aumentare tutte le possibilità di trapianti e quindi di nuova vita.
A questo proposito c’è una specie di scoiattolo che a quanto pare sembra stia aiutando la medicina in questo importante obiettivo.
Lo scoiattolo in questione è della specie ictidomys tridecemlineatus e ha come caratteristica la capacità di vivere il periodo invernale in uno stato di ibernazione senza riportare alcun danno.
Ecco quindi che i medici hanno ben pensato di poter sfruttare questa stessa capacità anche per gli organi che mantenuti a temperature estremamente basse potrebbe allungare di molto la conservazione degli organi.
Gli scienziati hanno quindi studiato per molto tempo il DNA dell0 scoiattolo per capire quale sia in meccanismo che li permette di sopravvivere all’ ibernazione. Si è scoperto che alla base vi è una produzione diversa dei mitocondri e degli enzimi dei lisosomi. Hanno quindi provato a modificare le cellule umane per renderle simili a quelle dello scoiattolo e la degradazione cellulare si è molto rallentata.
Gli studi sono ancora in corso ma sembra che possa esserci davvero una svolta nei trapianti degli organi.