Forse già conoscerete l’aromaterapia, ovvero quella pratica in cui si utilizzano varie profumazioni ed aromi per allievare determinati fastidi e dolori, sia fisici che psicologici.
In questo articolo però non vogliamo parlare dell’aromaterapia vera e propria, ma di una sorta di combinazione tra profumo e felicità.
L’olfatto infatti è un senso molto importante per l’uomo ed è in grado di sollecitare anche molte sensazioni emotive.
Sembra impossibile eppure un semplice profumo può innescare nel nostro cervello una moltitudine di immagini e di emozioni.
E’ interessante poi scoprire anche come la cucina e l’olfatto siano strettamente collegati, cosi tanto collegati che si può addirittura di parlare di una manifesto culinario della felicità.
Ed è proprio quello che ha fatto la nota rivista La cucina italiana. Ha ideato un vero e proprio manifesto felice in cui non poteva di certo mancare la cucina.
Ma quali sono gli odori inseriti in questo manifesto? Quali sono i ricordi che ne escono fuori? Scopriamoli insieme.
- Caffè. Primo tra tutti non poteva non essere che il caffè.
- Ragù. Statistiche rivelano che il profumo di ragù è il maggior profumo che lega una persona all’infanzia. I ricordi dei pranzi domenicali e delle lasagne delle nonne.
- Cornetti. Come poi non inserire nella lista il profumo delle brioche appena sfornate, ancora belle fumanti.
- Pane. Uno degli alimenti più antichi e che ancora oggi è su tutte le tavole del mondo: il pane ed il suo profumo sono insuperabili.
- Arrosto. Un altro profumo che da subito nella propria mente la sensazione di famiglia e di ricordi d’infanzia.
Spesso si sottovaluta l’argomento profumi in cucina, ed invece è proprio dall’olfatto che cominciano le sensazione e le emozioni.