La felicità ha un prezzo, almeno alcuni affermano cosi.
Altri invece dicono che la felicitò non può essere comprata.
Insomma idee e pensieri completamente contrastanti.
Ecco che la scienza ha provato a trovare la risposta esatta.
Un premio Nobel dell’economia di qualche anno fa ha cercato di dare il suo grande contributo alla ricerca in tal senso.
Il premio nobel in questione è Angus Deaton insieme al collega Daniel Kahneman.
I due studiosi hanno fatto calcoli su calcoli per cercare di capire quale sia il costo della felicità, se esiste ovviamente questo dato.
Lo studio è partito dal concetto statistico di base in cui si rileva che il crescere del conto in bamba si ha anche un aumento sulla serenità della persona.
Si sa che avere problemi economici può davvero essere deleterio per una persona e, proprio per questo è stata pattuita una cifra media da cui parte la felicità.
Il livello di felicità si ha dopo i 60.000 dollari di guadagnati annualmente.
Ma attenzione perché anche il troppo non va bene.
Infatti si ha una soglia in positivo dai 60.000 dollari annui fino ai 75.000 dollari.
Dopo i 75.000 dollari si pensa che la felicità sia alle stelle, ed invece la crescita ha un brutto stop diminuendo notevolmente.
Insomma la felicità ha si un prezzo ma molti sono i fattori poi da tenere da conto.
Diciamo che la giusta misura è quella di avere i soldi sufficienti ogni mese per soddisfare i bisogni primari propri e dei propri figli.
Avere la sicurezza di poter pagare casa, scuola, sport, cibo ed altre cose necessarie per la propria famiglia da un sollievo davvero enorme e benefico.