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Fettuccine Alfredo Day: manca davvero poco

Il Fettuccine Alfredo Day si sta avvicinando anche in questo 2019.

Il giorno 7 febbraio è una data molto importante per gli amanti della pasta.

Ormai la tradizione voglia che in questo giorno si ricordi il grande Alfredo, l’inventore delle fettuccine che ormai sono apprezzate in tutto il mondo.

Le fettuccine sono un tipo di pasta davvero eccezionale che si sposano con moltissime tipologie di condimenti. Impossibile resistere a questa tentazione.

Quest’anno questo giorno sarà ancora più speciale perché, i familiari del caro Alfredo, hanno deciso di utilizzare la sua grande fama per fare anche del bene. Un modo per onorarlo ancora di più visto che lui stesso per primo adorava aiutare chi era più sfortunato.

Il Fettuccine Alfredo Day si mette quindi a collaborare con una charity dinner, ovvero un’associazione di beneficenza molto nota che vede al suo interno anche moltissimi volti noti e famosi.

Ecco quindi personaggi come Paola Cortellesi, Edoardo Leo, Vittoria Puccini, Max Bruno, Martina Colombari, Paola Genovese e molti altri ancora.

L’evento sarà in pratica una cena a base di piatti della tradizione romana, non serve nemmeno dirlo che ci saranno le fettuccine tra i primi piatti vero?

La cena sarà ricca e di alta qualità ed il denaro raccolto andrà interamente all’associazione.

Fare del bene è sempre una cosa che sazia l’anima, farlo poi con un bel piatto di fettuccine è ancora meglio.

Un giorno speciale per ricordare una persona che ha segnato la cucina del passato, del presente ed anche del futuro, perché le fettuccine non tramonteranno mai.

Monia

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  • STORIA DI ALFREDO DI LELIO, CREATORE DELLE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” (“FETTUCCINE ALFREDO”), E DELLA SUA TRADIZIONE FAMILIARE PRESSO IL RISTORANTE “IL VERO ALFREDO” (“ALFREDO DI ROMA”) IN PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA

    Con riferimento al Vostro articolo ho il piacere di raccontarVi la storia di mio nonno Alfredo Di Lelio, inventore delle note "fettuccine all'Alfredo" (“Fettuccine Alfredo”).
    Premetto che nel vostro articolo si fa riferimento ad una festa realizzata in altro ristorante gestito da terzi del tutto estranei alla mia famiglia (Di Lelio) e che quindi non sono assolutamente "familiari" di Alfredo Di Lelio come da voi erroneamente riportato.
    Alfredo Di Lelio, nato nel settembre del 1883 a Roma in Vicolo di Santa Maria in Trastevere, cominciò a lavorare fin da ragazzo nella piccola trattoria aperta da sua madre Angelina in Piazza Rosa, un piccolo slargo (scomparso intorno al 1910) che esisteva prima della costruzione della Galleria Colonna (ora Galleria Sordi).
    Il 1908 fu un anno indimenticabile per Alfredo Di Lelio: nacque, infatti, suo figlio Armando e videro contemporaneamente la luce in tale trattoria di Piazza Rosa le sue “fettuccine”, divenute poi famose in tutto il mondo. Questa trattoria è “the birthplace of fettuccine all’Alfredo”.
    Alfredo Di Lelio inventò le sue “fettuccine” per dare un ricostituente naturale, a base di burro e parmigiano, a sua moglie (e mia nonna) Ines, prostrata in seguito al parto del suo primogenito (mio padre Armando). Il piatto delle “fettuccine” fu un successo familiare prima ancora di diventare il piatto che rese noto e popolare Alfredo Di Lelio, personaggio con “i baffi all’Umberto” ed i calli alle mani a forza di mischiare le sue “fettuccine” davanti ai clienti sempre più numerosi.
    Nel 1914, a seguito della chiusura di detta trattoria per la scomparsa di Piazza Rosa dovuta alla costruzione della Galleria Colonna (oggi Galleria Sordi), Alfredo Di Lelio decise di aprire a Roma il suo ristorante “Alfredo” che gestì fino al 1943, per poi cedere l’attività a terzi estranei alla sua famiglia.
    Ma l’assenza dalla scena gastronomica di Alfredo Di Lelio fu del tutto transitoria. Infatti nel 1950 riprese il controllo della sua tradizione familiare ed aprì, insieme al figlio Armando, il ristorante “Il Vero Alfredo” (noto all’estero anche come “Alfredo di Roma”) in Piazza Augusto Imperatore n.30 (cfr. il sito web di Il Vero Alfredo).
    Con l’avvio del nuovo ristorante Alfredo Di Lelio ottenne un forte successo di pubblico e di clienti negli anni della “dolce vita”. Successo, che, tuttora, richiama nel ristorante un flusso continuo di turisti da ogni parte del mondo per assaggiare le famose “fettuccine all’Alfredo” al doppio burro da me servite, con l’impegno di continuare nel tempo la tradizione familiare dei miei cari maestri, nonno Alfredo, mio padre Armando e mio fratello Alfredo. In particolare le fettuccine sono servite ai clienti con 2 “posate d’oro”: una forchetta ed un cucchiaio d’oro regalati nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità).
    Un aneddoto della vita di mio nonno. Alfredo fu un grande amico di Ettore Petrolini, che conobbe nei primi anni del 1900 in un incontro tra ragazzi del quartiere Trastevere (tra cui mio nonno) e ragazzi del Quartiere Monti (tra cui Petrolini). Fu proprio Petrolini che un giorno, già attore famoso, andando a trovare l’amico Alfredo, dopo averlo abbracciato, gli disse "Alfré adesso famme vede che sai fa". Alfredo dopo essersi esibito nel suo tipico "show" che lo vedeva mischiare le fettuccine fumanti con le sue posate d'oro davanti ai clienti, si avvicinò al suo amico Ettore che commentò "meno male che non hai fatto l'attore perché posto per tutti e due nun c'era" e consigliò ad Alfredo di tappezzare le pareti del ristorante con le sue foto insieme ai clienti più famosi. Anche ciò fa parte del cuore della bella tradizione di famiglia che continuo a rendere sempre viva con affetto ed entusiasmo.
    Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono e sono fuori dal mio brand di famiglia.
    La mia famiglia celebra il 7 febbraio p.v. i 111 anni delle fettuccine all'Alfredo inventate dal mio caro nonno Alfredo
    Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.
    Grata per la Vostra attenzione ed ospitalità nel Vostro interessante blog, cordiali saluti
    Ines Di Lelio

    • Ti ringraziamo per averci raccontato questi meravigliosi aneddoti, ed anche per averci prontamente corretto sul nostro errore in merito.

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