Siamo ormai arrivati ad un anno dalla tempesta Vaia. Un fenomeno climatico che ha lasciato un segno davvero enorme nella regione del Trentino e che resterà per sempre nei ricordi.
I boschi distrutti un anno fa sono ancora li a ricordare il tutto, ma le iniziative per dar vita ad un nuovo aspetto naturale a quella zona sono già avviate da tempo.
Il Trentino, purtroppo, non è in grado di rifornire il bosco di tutti gli alberi necessari per la riforestazione.
Ecco, quindi, che si è chiesto aiuto agli austriaci. Questa collaborazione darà vita a ben oltre mezzo milione di piante. Per la precisione stiamo parlando di circa 350.000 larici e 200.000 abeti rossi.
Una vera manna dal cielo per il Trentino che vede cosi presto la possibilità di riprendere tutto il suo splendore naturale di un tempo.
Ovviamente non si fermerà tutto cosi perché il programma di riforestazione prevede anche altre procedure come la messa in dimora di circa 1,3 milioni di piante, provenienti (oltre che dall’Austria) anche dal vivaio del Casteller (nei pressi di Trento sud), dal vivaio San Giorgio in val di Sella (vicino a Borgo) e dal vivaio di Masi di Cavalese, in collaborazione con la Magnifica comunità di Fiemme.
Ancora un volta il Trentino dimostra come l’unione possa fare la forza, in ogni caso.
Gli alberi, poi, si sa che hanno moltissime funzioni importanti sia per il territorio che per l’ecosistema intero.
Creano ossigeno, purificano l’aria ed aiutano anche nella prevenzione della valanghe che in un territorio come quello del Trentino possono sempre essere possibili.
Insomma, non è solo un fattore estetico, ma è molto di più.
La Terra ha il suo equilibrio e dobbiamo cominciare a rispettarlo.