L’ autismo è un disturbo relativamente giovane in quanto si è cominciato a scoprirlo solo 60 anni fa ma era già presente da prima solo che non si capiva i suoi sintomi e non si sapeva diagnosticarlo.
Al giorno d’ oggi le persone autistiche sono davvero molte e presentano diverse caratteristiche e diversi livelli di gravità.
Si fanno moltissimi studi per cercare di capire sempre di più su questo disturbo e per cercare di entrare nel mondo di queste persone. Uno dei studi più recenti è stato fatto dall’ Università di Cambridge la quale ha esaminato la sensibilità delle persone autistiche riguardo la pubblicità.
La pubblicità è praticamente presente dappertutto quindi è importante capire gli effetti che hanno su di loro.
Le persone autistiche infatti hanno più difficoltà ad elaborare molte informazioni insieme e la pubblicità è sicuramente una bomba per loro. Loro hanno la capacità però di soffermarsi su un determinato particolare che magari chi non è affetto da autismo nemmeno vede.
Forse molti non sanno che le pubblicità hanno alle spalle un attento studio per portare l’ osservatore a fare una determinata scelta, per le persone autistiche però questo non sempre funziona.
Un esempio pratico per farvi capire. Provate a pensare una pubblicità che vuole vendere un tipo di salmone, accanto magari mettono una bistecca e poi un altro elemento che non centra nulla, ad esempio una zampa di rana, ora voi credete sia una pubblicità stupida in realtà è fatta perfettamente per indurre le vostra scelta verso il salmone. Ci sono degli studi psicologici dietro appositi. In una persona autistica questo meccanismo non funziona e la ricerca lo ha dimostrato.
Questo fa capire come le persone autistiche vedano il mondo e ci fa capire un po’ di più la loro visione e la loro percezione.