Settembre è ormai alle porte e come si sa questo per molte famiglie significa soprattutto una cosa: l’ inizio di un nuovo anno scolastico.
Tra gioia e un po’ di tristezza dei bambini c’ è comunque sempre un po’ di magia nel vedere tutti gli alunni che tornano nei banchi di scuola per imparare nuove cose.
Ci sono però dei dati molto importanti che fanno molto riflettere.
Infatti le statistiche quest’ anno parlano chiaro. In tre anni si sono persi ben 100,000 alunni. Pensate che solo in questo anno 2017 i bimbi in meno sono ben 33 mila.
Questo fa capire come l’ incremento demografico sia sempre più in ribasso.
Le previsioni dell’ Istat poi non sono per niente positive, infatti questo ribasso ormai perenne già da tre anni sembra proprio non bloccarsi per arrivare tra dieci anni a livelli mai visti.
Questo porterà anche a conseguenze negative per quanto riguarda i vari reclutamenti del campo dell’ istruzione.
Meno nascite significa meno alunni e quindi significa anche meno bisogno di insegnanti, operatori scolastici e tutte quelle persone che lavorano proprio nel settore istruzione.
Come potete ben capire non è quindi un dato da trascurare e dovrebbe far molto riflettere.
Già si è parlato per molto tempo di come le nascite siano sempre minori, tanto che era stata anche lanciata una campagna pro fertilità. Il problema però resta sempre. Molti giovani e non solo hanno paura di affrontare l’ esperienza della maternità e della paternità proprio per problemi legati a lavoro precario, difficoltà ad avere una casa e tutte questioni che quindi bloccano quello che magari potrebbe essere un istinto naturale.
Speriamo la situazione cominci a cambiare anche se purtroppo le aspettative non sono positive.