Negli ultimi tempi si sono viste numerose manifestazioni in America contro le violenze da parte della polizia statunitense contro alcuni componenti della comunità nera. La protesta che ha fatto più parlare è stata sicuramente quando dei giocatori professionisti si sono inginocchiati durante l’ inno americano.
Ma questa non è stata l’ unica manifestazione nel mondo dello sport che ha fatto parlare di se.
Vediamo insieme le proteste che hanno segnato la storia.
Atene 1906 quando il campione irlandese di salto in lungo Peter O’ Connor alle olimpiadi si arrampicò sul pennone delle bandiere per far sventolare la bandiera irlandese al posto di questa britannica che era stata messa per celebrarlo.
Olimpiadi del Messico del 1968. Sicuramente ha fatto il giro del mondo la foto del podio dei 200 metri maschili con Tommie Smith e John Carlos con il punto con un guanto nero alzato per far valere i diritti degli afroamericani.
Nel 2010 la squadra di basket Phoenix Suns fece delle partite con la maglia con la scritta Los Suns per dare solidarietà al Centro America in merito alle leggi sull’ immigrazione davvero repressive.
Nel 2011 la schermitrice tunisina Sarra Besbes restò immobile sulla pedana ricevendo le stoccate dell’ avversaria israeliana. Fu la sua ribellione verso l’ Israele.
Nel 2014 la giocatrice di basket Ariyana Smith durante l’ inno americano si buttò per terra e restò li per tutta la durata dell’ inno. Era una protesta contro l’ omicidio di Michael Brown da parte di un poliziotto americano.