Gli artisti si sa sono sempre un po’ strani. Hanno una visione della vita e di molti aspetti del mondo che sono totalmente diversi dalle persone comuni.
Hanno una sensibilità molto raffinata e sviluppata e forse è proprio questa che li porta a vedere oltre a semplici gesti quotidiani o avvenimenti.
I grandi scrittori poi hanno delle abitudini e delle stranezze davvero inconsuete.
Siete curiosi di scoprirne alcune? Benissimo perchè è proprio quello che vogliamo fare. Cominciamo.
Dan Brown. Noto per aver scritto Il codice da Vinci e Angeli e Demoni. Dan quando aveva un blocco dello scrittore si appendeva a testa in giù. Questa posizione lo rilassa e lo aiuta a concentrarsi maggiormente. Inoltre quando scrive mette una clessidra sulla scrivania e ogni volta che finisce ecco che si alza e fa un po’ di ginnastica e poi ricomincia.
Victor Hugo. Scrittore davvero noto e famoso. Lui aveva l’ abitudine di scrivere completamente nudo. Se proprio faceva freddo si copriva con una coperta ma i vestiti durante la fase di scrittura di un romanzo erano assolutamente vietati.
Truman Capote. Autore di Colazione da Tiffany riusciva a lavorare solamente disteso sul divano. Meglio se con una tazza di una bevanda calda da sorseggiare.
Vladimir Nabokov. Lui aveva l’ abitudine di scrivere le varie scene su dei bigliettini e poi li metteva dentro ad una scatole. Ecco quindi che non scriveva il racconto in maniera sequenziale ma ricomponeva il lavoro come il puzzle alla fine
Jack Kerouac. Scrisse ad esempio Sulla Strada. Era un scrittore un po’ ossessivo. Infatti ripeteva alcune azioni sempre 9 volte e doveva scrivere solo di notte a partire da mezzanotte, non prima e non dopo.