Hanno venti o trent’anni. Sono nati in Italia. Vivono, studiano e lavorano in uno dei ventisette paesi dell’Ue: si raccontano come “inquilini” della casa comune europea. Ecco le loro storie
Vai alla Fonte della Notizia: La vita di Paolo a Berlino: “Per arrivare qui non è servita l’intelligenza artificiale, mi offrivano il doppio dello stipendio. Le europee? Posso votare come un cittadino tedesco”