L’ex collaboratore: “Tra i dissidenti liberati doveva esserci Navalny. La sua morte ha aiutato ad arrivare a questo scambio”

Ruslan Shaveddinov, ora in esilio, racconta i retroscena dell’operazione. “E’ il risultato di un lavoro durato anni. Putin ha riavuto i suoi assassini e le sue spie, ma era giusto salvare chi era detenuto ingiustamente”

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