Con il taglio ufficiale del nastro e le evoluzioni di bmx e skaters è stato ufficialmente aperto il nuovo Park Trento, frutto del processo di riqualificazione dello skatepark in via del Maso Smalz.
Il progetto nasce dall’idea di rigenerazione dell’area lanciata da Fat.One Bmx Crew & friends sulla piattaforma FuturaTrento, che si è concretizzata nell’ambito di un percorso costruito grazie al regolamento che disciplina la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura dei beni comuni urbani. I ragazzi hanno messo le loro competenze nell’ambito delle discipline skate e bmx a servizio della co-progettazione della ristrutturazione della struttura, proponendosi anche per la gestione della stessa. L’idea pubblicata sul web è stata condivisa e ha registrato numerosi apprezzamenti nel mondo giovanile del free style.
Nel corso del 2016 è stato quindi attivato un percorso di condivisione degli aspetti tecnico progettuali con il Comune, in particolare con il servizio gestione strade e parchi e con l’architetto Lara Zoccatelli, incaricato della progettazione dei lavori, con il supporto tecnico di un esperto a livello nazionale, Marco Morigi.
Il servizio cultura, turismo e politiche giovanili e il servizio beni comuni hanno parallelamente accompagnato e supportato il ruolo dei ragazzi e degli altri soggetti del territorio coinvolti nel percorso di partecipazione. Non meno importante dei lavori di ristrutturazione è stato infatti il percorso che ha portato nei giorni scorsi alla formalizzazione del patto di collaborazione per la cura e valorizzazione del Park Trento, che definisce e disciplina le modalità di collaborazione tra il Comune – servizio cultura, turismo e politiche giovanili, il gruppo Fat.One Bmx Crew & friends e l’Unione italiana sport per tutti – Comitato di Trento.
L’area dell’intervento è collocata in una zona di impianti sportivi in via del Maso Smalz. L’attività di skateboard si svolgeva su una delle due piastre in calcestruzzo poste al centro del giardino pubblico, lungo il cui perimetro un anello in cemento era dedicato all’utilizzo dei roller. Le attrezzature in acciaio e legno nell’area dedicata allo skate si erano dimostrate obsolete e non più rispondenti alle normative in materia di sicurezza per questa pratica di gioco.
Fin dalle prime ipotesi progettuali si è tentato di fondere esigenze tecniche e funzioni di aggregazione in un progetto unico in modo da trasformare la nuova struttura sportiva pubblica in un centro di attrazione giovanile.
La posizione e dimensioni delle piastre preesistenti suggerivano la possibilità di realizzare una struttura importante nel panorama nazionale della pratica dello skatepark e del bmx. Da un’analisi dei più recenti interventi di realizzazione di parchi dedicati a queste specialità sportive è emersa la preferenza per la realizzazione in opera di attrezzature in calcestruzzo, mentre gli incontri con gli utenti hanno rilevato richieste diversificate: gli skaters prediligono situazioni “street” come gradoni, basse rampe e muretti mentre i bmx rider necessitano di strutture “ flow” più adatte a salti ed evoluzioni.
Si è quindi ipotizzato di dedicare due zone distinte ad ogni proposta e di aggiungere un elemento connettivo tra le due per fondere le due aree in un unico grande park. Il raccordo è garantito da una corsia di circa 8 metri in calcestruzzo pattinabile con dei bordi per le evoluzioni, il resto dello spazio tra le due piastre è stato realizzato con due lievi pendii con manto erboso che uniscono le quote delle schiene opposte delle due piastre, così da costituire al contempo un luogo adatto e sicuro per gli spettatori e una zona riposo.
La proiezione planimetrica delle superfici di cemento in pianta è pari ad un area di 1.735 metri quadrati, collocata all’interno di un’area recintata di circa 3mila metri quadrati.
Nel terrapieno della rampa d’angolo più alta posta a sud-ovest è stato ricavato un piccolo vano a servizio della struttura sportiva con funzione di deposito degli attrezzi necessari per la piccola manutenzione di skate e bmx.
Il nuovo allestimento rispetta i parametri previsti dalla legge europea Uni En 14974 per gli sport su rotelle, le strutture sono state omologate a fine lavori.
Gli ingressi all’area sportiva saranno muniti di opportuna segnaletica che darà le corrette indicazioni di utilizzo in sicurezza della struttura.
Il coordinamento per la sicurezza progettuale è stata eseguito dall’ingegner Matteo Sommadossi, che ha ricoperto anche l’incarico di assistente alla direzione lavori e coordinamento sicurezza in fase esecutiva, la direzione lavori e la contabilità di cantiere dal geometra Paolo Eccher dell’ufficio parchi e giardini. Ha eseguito i lavori l’impresa Costruzioni I.C.E.S. s.r.l. di Spormaggiore. Hanno partecipato inoltre le ditte: Caniani Rocco di Mattarello, Antonio Trasporti di Pergine Valsugana, Giuliani Giuseppe, Le Coste Cooperativa e Bort snc di Piffer Renato & C. di Trento.
L’importo dei lavori, iniziati a settembre 2016 e finiti pochi giorni fa, è pari a 164.210,81 euro (iva inclusa).