Ultimo atto in piazza Mazzini questa mattina per HAP il progetto del Comune di Bolzano pensato per animare gli spazi pubblici cittadini
attraverso coinvolgenti “pillole” di cultura. Come hanno ricordato gli Assessori comunali Sandro Repetto (Cultura) e Luis Walcher (ref. Cultura tedesca), sono stati più di 180 gli Happening culturali nei quartieri che si sono svolti a Bolzano da aprile a settembre. Un ottimo esordio per questo evento diffuso promosso dal Comune in grado di intercettare circa 10.000 persone durante l’estate. La rassegna si è ufficialmente chiusa un HAP finale collettivo che, con un’allegra e variopinta “jam session” mulitdisciplinare, ha dato l’arrivederci all’anno prossimo a tutta la cittadinanza.
Qualche dato:a maggio gli HAP sono stati 31, a giugno 31, a luglio 39, ad agosto 22 e a settembre 50: segno che nel corso dei mesi, la rassegna si è posizionata solidamente nel panorama culturale cittadino, coinvolgendo sempre più associazioni ed enti culturali e, soprattutto, il pubblico bolzanino.
Il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, tracciando un bilancio dell’iniziativa, ha sottolineato che tra gli obiettivi qualificanti del programma di governo della città, vi è anche quello di migliorare la vivibilità dei quartieri attraverso varie proposte culturali. “Quello della qualità della vita è un tema sentito, tanto dai cittadini, quanto dall’amministrazione comunale. Il progetto HAP ha offerto interessanti e variegati momenti di musica, arte e spettacolo. Più in generale questa particolare proposta culturale ha cercato di coinvolgere i cittadini rendendoli, più o meno inconsapevolmente, parte attiva della comunità, con il tentativo di creare un maggior senso di appartenenza al proprio quartiere”.
Per l’Assessore comunale alla Cultura Sandro Repetto e per il collega Luis Walcher, si è trattato di un importante momento di crescita e confronto anche per le tante associazioni e istituzioni che animano la vita culturale cittadina. “Un’occasione per collaborare e proporre iniziative interessanti: dalla musica, allo storytelling, dal teatro, alla poesia, alla danza, all’arte varia. Per promuovere i vari appuntamenti senza rinunciare di volta in volta ad una sorta di effetto sorpresa, abbiamo utilizzato soprattutto i social. Moderni strumenti di comunicazione che riescono a catturare l’interesse e l’attenzione anche dei più giovani”.
Da Piazza Nikoletti a Piazza Mazzini, dalla Passeggiata Lungo Isarco a Piazza Matteotti, da Piazza Ziller a Parco Mignone, da Premstaller a Piazza Casagrande, dal Parco delle Semirurali al Parco Firmian, da Piazza Montessori al Parco Pompei, numerosi gli angoli cittadini “toccati”. Qualche ulteriore dato: a Don Bosco gli HAP sono stati 63, nel quartiere Europa Novacella 49, a Oltrisarco 20, a Gries 33 e nel quartiere Centro Piani Rencio 15.
Il pubblico ha risposto positivamente alle “pillole” di cultura che si è trovata a vivere senza preavviso, tanto che anche sui social network – canali prescelti per la comunicazione originale della rassegna – la partecipazione è sempre stata molto attiva.
Questi gli eterogenei “happers” che si sono esibiti: Banda Mascagni, Duo Euromediterranea, Idea Tanz und Theater, Societá Dante Alighieri, MusicaBlu, Nevodrom, Südtiroler Kulturinstitut, Sagapó, Uscita/Ausweg, JMP, Zio Cantante, B-Folk, Spazio Klassik, Bürgerkapelle Gries, Musikkapelle Zwölfmalgreien, Teatro Blu, Duo Acustico Alessio& Claudio, studenti del Conservatorio Monteverdi, Centro Giovanile BluSpace, Teatro Stabile di Bolzano, Orchestra Haydn, Vereinigte Bühne Bozen, Gruppo Fordecao, Flat Caps, Walter Donegá & Alessandra Fella, CoolTour..
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