Molti sono i video che girano nel web di bambini che fanno imprese sportive altamente sopra le capacità della loro età.
Un esempio recente è il bimbo di soli 7 anni capace di correre i 100 metri in soli 13 secondi e 48 centesimi. Un tempo davvero incredibile per la sua età e che gli ha dato il soprannome di Nuovo Bolt.
Il bimbo è Rudolf Ingram ed è già conosciuto in tutto il mondo per la sua fase lanciata da fare invidia anche a molti atleti adulti.
A dire il vero, è un po’ troppo presto per classificarlo come il predestinato a sostituire il posto di Bolt come leggenda della velocità.
Altri bimbi prodigio sono poi Lithe Pillay che a soli 15 anni corre i 400 metri in 46 secondi e 52 centesimi, pazzesco pensando che è ancora un cadetto.
Oppure Lucia Rodbro che corre i 10 km in 41 minuti e 25 secondi.
La lista potrebbe ancora continuare ma la domanda che sorge spontanea è: sarà una cosa positiva fare determinate prestazioni cosi giovani?
La prima cosa da valutare è la volontà del ragazzo. Se il bimbo è felice e si allena senza stress ma anzi trova piacere nel farlo tutto fila liscio.
Altra cosa è se invece i genitori od allenatori cominciano a martellarli troppo con impegni ed allenamenti.
Ogni bimbo ha il diritto di viversi la sua età, anche se ha un doto straordinario donato da Madre Natura.
Di certo bisogna fare attenzione a non sovraccaricare troppo per non rischiare che siano solamente un fuoco di paglia e basta.
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